Quando scatta l’esenzione dal pagamento del bollo auto? Ci sono diversi casi specifici che è bene conoscere ed approfondire.
Chi non paga il bollo auto? La tassa sul possedimento di un veicolo – che ovviamente non è univoca ma richiede un versamento per ciascun veicolo di proprietà – non piace a nessuno, e si può dire che sia presente solamente in Italia. Però fin quando esisterà (probabilmente per sempre) è necessario pagarla. Anche perché ignorare il pagamento del bollo auto comporterà nel caso una serie di sanzioni di entità crescente. Si va da un aumento progressivo di lieve entità, in qualità di mora.
Ma con il passare del tempo l’importo finirà con il raggiungere un peso sempre più grave, fino anche alla eventualità di potere subire il fermo amministrativo del veicolo coinvolto. Paghiamolo e togliamoci questo chiodo che si presenta ogni due mesi. Per controllare la scadenza è possibile consultare il sito web dell’ACI o chiamare l’apposito numero di assistenza.
Sono svariate le modalità attraverso le quali potere procedere con il pagare il bollo auto. Dal modello F24 su Poste Italiane alla visita allo sportello, dal servizio Bollonet online di ACI, passando per le Agenzie Sermetra ed i punti Mooney, Lottomatica e per le agenzie di pratiche auto legittimate. Il bollo auto può essere pagato pure in banca e mediante apposite app, o tramite l’app IO. In certi casi comunque sono previste delle riduzioni oppure una esenzione totale, sia provvisoria che definitiva.
Le esenzioni o le riduzioni del bollo auto sono soggette alle decisioni intraprese a seconda della Regione di residenza. Alcune modalità possono variare. Ad esempio delle Regioni hanno previsto la esenzione per i cinque anni successivi all’acquisto di un veicolo elettrico od ibrido. Ma ci sono anche altre agevolazioni ed altri vantaggi che comportano il non dovere pagare il bollo auto.
Una cosa che conoscono in molti sta nel fatto che avere un veicolo storico o d’epoca può comportare una spesa ridotta o la completa esenzione. I veicoli storici sono quelli con più di 20 anni ed in tal caso la cifra prevista è più bassa rispetto a quanto dovuto in precedenza. Scatta una riduzione del 50% rispetto al totale, anche se potrebbe essere necessario presentare qualche documento specifico in alcuni casi. Invece per i veicoli con almeno 30 anni scatta l’esenzione totale ed in modo automatico. Se questi veicoli sono utilizzati, andrà versata soltanto una tassa di circolazione.
Ed ancora, i portatori di handicap beneficiari di Legge 104/92 non sono tenuti a pagare il bollo auto. Sia qualora questi soggetti siano effettivi intestatari del veicolo interessato che quando risultano a carico del proprietario. L’esenzione è prevista per i veicoli di massimo 2000 cc di cilindrata per auto a benzina e di 2800 cc per quelle a diesel. E per i mezzi con potenza di massimo 150 kw se la loro alimentazione è elettrica. Ancora, il soggetto disabile ha l’esenzione su un solo veicolo. Quindi in caso di possesso di altri mezzi, in quelle situazioni il bollo auto andrà pagato.
L’esenzione però non è automatica e solamente per il primo anno va esibita una documentazione nel dettaglio, entro tre mesi dalla scadenza dei termini di pagamento. Sono esenti dal pagare il bollo auto in particolare individui con disabilità mentali o psichiche e con indennità di accompagnamento. Persone con difficoltà di deambulazione gravi o colpite da pluriamputazioni, e persone con capacità motorie nulle.
E per finire sono esenti dal bollo auto i mezzi che appartengono ad organizzazioni di volontariato. Quelli utilizzati da ospedali e da strutture sanitarie (ambulanze e simili). I mezzi dei vigili del fuoco e quelli di organizzazioni non governative. Ed anche i veicoli soggetti a rivendita mediante concessionarie autorizzate e quelli coinvolti in una esportazione al di fuori del territorio dell’Unione Europea, se la lontananza dalla UE è superiore all’anno. Se invece non vige alcuna esenzione allora è meglio pagare il bollo auto per evitare complicazioni anche grosse, come detto.
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