Ogni dispositivo tecnologico, tra cui lo smartphone, può intercettare potenzialmente le nostre conversazioni. Ecco come evitarlo.
È sicuramente capitato, a chiunque possieda uno smartphone, di affrontare un determinato argomento con un amico e successivamente di vederlo riportato sulle piattaforme web. Esempio: il dialogo verte sulla ricerca di un parrucchiere e sulla tinta per capelli, ecco che su Google compaiono come prima scelta le diciture “tinta per capelli homemade” oppure “il miglior parrucchiere della zona”. Tale conseguenza inquieta legittimamente i proprietari dei telefonini, in quanto la percezione è quella di essere ascoltati costantemente dai dispositivi tecnologici nelle nostre immediate vicinanze.
Effettivamente il Cox Media Group ha sviluppato la cosiddetta Active Listening (letteralmente: “ascolto attivo”), ovverosia uno strumento di ultima generazione che consente di convertire le nostre conversazioni ed alcune parole chiave pronunciate in messaggi pubblicitari. Aziende come Amazon, Meta, Google e Microsoft conoscono perfettamente questa tecnologia e, per quanto non dichiaratamente, la utilizzano per favorire le ricerche in rete e per stimolare l’utente su determinati temi commerciali.
Si tratta di una grave violazione della privacy, in quanto – almeno in linea teorica – l’applicazione di una funzione di questo tipo richiederebbe prima di tutto il suo inserimento all’interno dei consueti contratti a tutela della privacy in fase di iscrizione e l’adesione del cittadino in questione. Condizioni che di fatto si concretizzano molto raramente.
Arriviamo alla brutta notizia: nessuno può confermare l’utilizzo della Active Listening. Di base, laddove capiti di frequente che le vostre conversazioni si traducano in messaggi pubblicitari, è possibile che lo smartphone che state utilizzando vi stia effettivamente ascoltando. Per poter limitare l’invasività dei dispositivi tecnologici è utile disattivare le funzioni Smart – quindi Internet e Bluetooth – ma anche spegnere preventivamente il telefono, soprattutto nel caso in cui intendiate affrontare degli argomenti particolarmente delicati e privati.
In secondo luogo, sarebbe opportuno lasciare il telefonino a casa di tanto in tanto. Sappiate che lo smartphone può intercettare la vostra voce anche dall’interno di cappotti e borse, persino a distanza di qualche metro, tra una stanza e l’altra. Separarsi dalla tecnologia, oltre che salutare, tutela la nostra privacy. La Active Listening non si può disattivare, proprio perché in via ufficiale nessuna delle aziende alle quali i cittadini fanno riferimento hanno ammesso di farne uso. Trattandosi dunque di una funzione “fantasma”, non esiste l’impostazione che ci consenta di bannarla.
C’è una funzionalità WhatsApp che conoscono in pochi ma che protegge la privacy degli utenti:…
La TARI arretrata va in prescrizione dopo un tempo definito, laddove sussistano specifiche condizioni che…
Per chi vive in affitto ci sono limiti e regole da rispettare a cui bisogna…
Continuano i colpi di scena nella Casa del Grande Fratello, e i protagonisti sono anche…
Dare una casa in comodato d'uso gratuito a un figlio può essere una soluzione con…
Dalla Germania arriva un trucco che riguarda il pieno alla pompa di benzina. Ecco in…