In molti prendono sottogamba il mancato pagamento del bollo auto, tuttavia le conseguenze sono molto gravi: in questo caso è a rischio anche la casa.
Dopo la TARI e il Canone Rai, il bollo auto è probabilmente una delle tasse più rognose per gli italiani. Non solo si paga una volta all’anno, ma bisogna sempre tenere bene in mente quando si è saldato il versamento l’anno precedente.
Questo perché la scadenza del bollo auto è generalmente fissata per un anno e un giorno dopo il precedente pagamento. Qui se l’ultimo bollo è stato pagato il 15 settembre 2023, allora nell’anno 2024 la scadenza sarà fissata dal 16 settembre.
Per quanto riguarda la cifra da corrispondere, per questa tassa di possesso non c’è una risposta specifica, il prezzo varia in base a specifiche caratteristiche tecniche e normative del veicolo. Dalla potenza del motore alla classe ambientale del veicolo, finanche alla regione in cui si risedere. Tuttavia, alta o bassa che sia la cifra da corrispondere è meglio provvedere quanto prima, il rischio infatti è quello di incorrere in gravi conseguenze.
Quando non si paga il bollo dell’auto, che sia per dimenticanza o per necessità economiche, si va in contro a gravi conseguenze. L’onere di questo tributo spetta a chiunque possegga un veicolo, sia questo un automobile, una motocicletta o un furgone. È bene prestare attenzione al verbo ‘possedere’, fino a qualche anno fa infatti la tassa era dovuta solo quando vi era un uso effettivo del veicolo. Attraverso numerose modifiche legislative questo aspetto è mutato e ora viene tassato l’effettivo possesso di un mezzo, anche quando non lo si usa per circolare.
La tassa va corrisposta alla regione di residenza e va a coprire tutte le spese legate alla manutenzione e alla sicurezza delle infrastrutture stradali. Il mancato pagamento del bollo causerà l’invio da parte della regione di competenza di un avviso di accertamento, maggiorato di sanzione e interesse.
Qualora non si dovesse pagare neanche l’importo indicato nell’avviso interverrà l’ufficio riscossione dell’Agenzia delle Entrate. Questo provvederà al recupero forzoso dell’importo dovuto attraverso l’invio di una cartella di pagamento. Qualora anche questo avviso non dovesse andare a buon fine l’Agenzia delle Entrate provvederà al fermo amministrativo del veicolo e potrà richiedere il pignoramento dello stipendio o della pensione, ma anche dell’auto e di beni mobili e immobili in proprio possesso.
L’ufficio riscossione infatti può avvalersi anche dell’ipoteca o del pignoramento della casa per poter rientrare del bollo non pagato. Tuttavia, la legge ha chiarito anche che ciò non può avvenire in tre casi:
Va da se che il rischio di ipoteca o pignoramento della casa, in caso di mancato pagamento del bollo, è un’eventualità molto bassa ed’è strettamente legata all’ammontare del debito: aumenta infatti, con l’aumentare di quest’ultimo.
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